Turismo a San Felice Circeo… questo sconosciuto!

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San Felice Circeo 23/12/2015

Quando si parla di turismo a San Felice Circeo, si entra in un campo minato, la possibilità di toccare la sensibilità o gli interessi di qualcuno è elevatissima, e tutto ciò porta all’immobilità che per un paese a vocazione turistica come il nostro equivale a morte! E’ vero che vi sono moltissime limitazioni legislative, quali ad esempio l’Ente Parco, gioia e dolore del sanfeliciano, ed è anche vero il carattere ostico del sanfeliciano non aiuta a far crescere e sviluppare come dovrebbe il nostro amato paese.

Purtroppo si ragiona ancora per settori, categorie o famiglie e non si riesce a vedere più lontano del proprio naso, mentre la collaborazione per un settore come il turismo è fondamentale. Un esempio: Se in Trentino Alto Adige presso una località montana si è alloggiati presso un’albergo cosa succede se mentre sciate vi viene fame e siete sui campi da sci lontanissimi dal vostro albergo e non avete denaro con voi? Succede che vi recate presso la prima baita, fornite le vostre credenziali e in quale albergo alloggiate e il vostro spuntino o pranzo verrà addebitato sul vostro conto in albergo.. pensate sia possibile questo a San Felice? (per i maliziosi, l’esempio su San Felice può essere riferito a spiagge ed alberghi, neve per sciare da noi, la vedo difficile 😉 )

Il turista si vuole divertire,  va in vacanza per lasciare lo stress alle spalle e per questo è disposto a pagare e qui nasce un’altro problema ovvero che tipo di turismo si vuole al Circeo? Qui vi sono due scuole di pensiero, la prima vorrebbe un turismo elitario, per intenderci quello degli anni ’60, per chi se li ricorda, cioè gente del jet set, senza problemi economici insomma i ricchi per farla breve. La seconda scuola di pensiero è rivolta al turismo di massa, ovvero al quel turismo senza tantissime pretese, spesso accomunato al mordi e fuggi ovvero uno due giorni al massimo di norma sabato e domenica.

                            Quale turismo?

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Tutte e due le scuole di pensiero, a mio avviso, sbagliano e pretendono forse troppo per quello che, ad oggi, possiamo offrire qualitativamente o in termini di servizi (adesso mi pioveranno addosso maree di critiche ma ben vengano). Non dimentichiamoci di un fattore importantissimo: San Felice Circeo d’inverno muore! Ed è lì  che dobbiamo puntare per reinventarci un turismo invernale che ridia respiro a questo paese. Le idee ci sono cosi come ci sono tantissimi intralci burocratici è vero, ma invito tutti gli operatoti turistici a fissare  su questo blog un punto d’incontro per scambiarsi idee e proposte per rilanciare turisticamente il Circeo, per riportarlo ai lustri di qualche anno fa. Certo, un aiuto deve necessariamente arrivare anche dalle istituzioni: Regione, Provincia e Comune con agevolazioni e facilitazioni amministrative ove possibile.

Rivediamo quindi le forme di collegamento per raggiungere San Felice Circeo ampliando tale possibilità al servizio ferroviario. Oggi si arriva alla stazione di Priverno Fossanova e al massimo arrivi fino a Sabaudia e lì rimani, e allora perché non istituire un servizio di navetta, magari gratuito per fare spola fino a San Felice? (Il servizio navetta potrebbe essere pagato da un consorzio di operatori turistici per esempio)

Rivediamo il servizio di parcheggi a pagamento riducendo drasticamente il numero di strisce blu che oramai sono divenuta una ennesima tassa!

Ampliamo le gite guidate storico archeologiche anche di inverno e magari facciamo in modo che alle scolaresche non costino nulla. ( Ci mancano i siti archeologici?)

Quelle sopra sono solo una piccola parte di possibilità per richiamare il turismo, ma fondamentalmente bisogna abbandonare il concetto di pensare solo ed unicamente a se stessi ed alla propria attività e cominciare a pensare in grande dove ognuno svolgerà il suo compito per il benessere generale, per cui associarsi consociarsi discutere e trovare soluzioni lasciando rancore ed invidia al di fuori. Lavorare come fa il corpo umano ed i suoi organi, perché basta che si ammali un’organo ed il corpo alla lunga se non curato… muore.

Insieme possiamo farcela.

 

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6 commenti su “Turismo a San Felice Circeo… questo sconosciuto!

  1. gildo il said:

    Condivido pienamente. bisogna ridare vita a questo paese fermo e forse anche in recessione, un paese vecchio senza più stimoli, mentre avrebbe a disposizione mille opportunità grazie anche ad un territorio invidiato da molti imprenditori del settore.

  2. Anonimo il said:

    Credo che la prima cosa che manca nel nostro paese, sia la collaborazione tra commercianti. Ad esempio io ho un ristorante e spesso suggerisco ai miei clienti alcuni B&B di amici, oppure bar dove poter fare colazione, o ancora qualche negozio dove poter spendere. Vi posso assicurare che tutto torna indietro, e gli stessi commercianti che io raccomando ai miei clienti, raccomandano la mia struttura ai loro clienti. Molto spesso sento dire dalle menti bacate che purtroppo non mancano mai, che per mangiare bene bisogna andare a Terracina. Ma queste persone lo sanno che se mandano i loro clienti a cena a Terracina, poi il cliente si ferma anche in un bar di Terracina, e acquista le sue cose sempre a Terracina? A cosa serve mandare i nostri turisti altrove? In tutti gli altri posti turistici dove sono stata ho trovato addirittura delle convenzioni tra diverse attività. Io quest’anno ho fatto dei pacchetti, con le poche attività di mentalità aperta, e vi posso assicurare che sono andati alla grande. Un esempio: week-end al Circeo : cena, pernotto, lettino, panino e bevanda € 60. Possibilità con € 20 in più di scegliere una lezione a tennis, equitazione, un ingresso al centro benessere, gita in gommone e tante altre possibilità. APRITE LA MENTE, VIAGGIATE E IMPARERETE TANTE COSE UTILI ANCHE PER IL VOSTRO PAESE.

    • Mi debbo complimentare con Lei per la sua analisi, in effetti ricalca quello che intendevamo dire. La collaborazione è fondamentale, soprattutto a San Felice Circeo.
      Grazie ancora per l’interessante commento!

  3. Temo che siano troppi anni che si dibatte sull’ argomento. Abbiamo una crisi economica quasi mondiale ma i problemi si fanno piu’ acuti proprio dove l’ impreparazione ad attrarre il turismo e’ storica. Il grande vantaggio di avere un luogo magnifico vicino a metropoli come Roma e Napoli, a grandi citta’ come Latina e Frosinone viene in parte vanificato. Per quanto concerne il tipo di turismo, tra gli estremi, soldoni e massa, e’ deciso da cosa e come si offre, non dimenticando che vi sono stati cambiamenti radicali nella societa’. Mete una volta per pochi eletti sono diventate accessibili alle masse. Voli e alberghi in paradisi a costi anche inferiori al Circeo. Nell’ articolo si evidenziano anche tanti piccoli, grandi problemi. Trasporti, fare squadra, puntare su i fine settimana e non solo sul ferragosto, parcheggi e costi, la cultura come attrattiva oltre il sole e il mare. La mentalita’ e l’approccio dei locali che, anche se lentamente, sta cambiando. E’ giusto chiedere l’ aiuto delle istituzioni, ma non dimentichiamo che li abbiamo eletti noi, quelli che vanno a votare, e rispecchiano la popolazione. Proposte e tentativi di soluzioni, non piagnistei, invidia, maldicenza e tanta presupponenza che cerca di nascondere il vuoto.

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