San Felice Circeo, bilancio 2017: dalla riconferma di Schiboni al restauro del Cristo sommerso

“Ancora tu, ma non dovevamo vederci più?” è il ritornello che suonava per San Felice Circeo il giorno successivo alle elezioni comunali. L’anno 2017 nel Comune delle mura ciclopiche ha visto il ritorno dell’ex sindaco Giuseppe Schiboni sulla poltrona di primo cittadino, incarico ricoperto in precedenza per ben due mandati. Un successo, quello di quest’anno, sancito con oltre il 41% dei voti dei sanfeliciani evidentemente nostalgici di quello che fu prima dell’amministrazione Petrucci.

A gennaio avevano fatto scalpore le dichiarazioni dei titolare dell’Hotel Neanderthal che mettevano a disposizione la struttura chiusa da anni per l’accoglienza dei migranti per “un dovere morale a fronte della grave emergenza mondiale”. Con la campagna elettorale nel vivo, sono passati in sordina i servizi sulle reti televisive nazionali sulle bellezze naturalistiche e archeologiche di San Felice e l’assegnazione della Bandiera blu non ha fatto quasi più notizia. Scalpore (eccome) l’ha fatta invece la chiusura del ponte sul fiume Badino che collega San Felice Circeo a Terracina. La questione ha comportato un impegno istituzionale a 360 gradi, con l’intervento in prima persona dell’allora Presidente della Provincia Eleonora Della Penna. “Il ponte è fondamentale per il turismo dell’estate”, diceva la Presidentessa ma a luglio ne disponeva la chiusura integrale anche per i ciclomotori e pedoni per il rischio crollo. Nel frattempo le elezioni promuovono Schiboni.

Estate al mare, tra VIP e acqua cristallina. Brignano, Ricky Tognazzi, i giocatori di Serie A e le “fuitine” di Mister Allegri e Ambra Angiolini alimentano il gossip estivo del Circeo. A ottobre arriva le troupe di “Chi l’ha visto” e anche Francesco Totti lancia l’appello per Giulia e Francesco, i fidanzatini scomparsi e tornati a casa dopo una settimana tra le preoccupazioni generali delle intere comunità di appartenenza.

“Tutto scorre”, deve aver pensato Schiboni confrontandosi con le grane infinite (a lui arcinote) del porto, dei parcheggi, del Pua, degli usi civici e della sicurezza. Ma un politico di lungo corso come lui sa quanto sia importante avere i “Santi in Paradiso” e se hai un Cristo sommerso da 25 anni e da far riemergere per il restauro meglio ancora. Proprio a Lui sarà il caso di affidare le migliori intenzioni per l’anno nuovo, magari nel periodo natalizio, quando i sentimenti si mettono a nudo e ci si augura le migliori fortune, anche cittadine.

originale su LatinaQuotidiano.it©
Author: Simone Tosatti

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