Nuovo sbancamento sulla duna e spunta anche una baracca


Ancora una sbancamento sulla duna di Sabaudia. La mareggiata non c’entra, ad arrecare nuovi gravissimi danni è stato tanto per cambiare, un trattore. Lo sbancamento è ben visibile ai piedi della duna, lato mare su un tratto di spiaggia libera non lontano da Villa Volpi ma seguendo il tragitto del trattore o dei trattori è facile capire che di movimenti ce ne sono stati diversi. Che la situazione dopo la mareggiata sul lungomare di Sabaudia sia critica non è un mistero, i danni sono stati molti. Ma la soluzione non può essere certo quella di sbancare una duna magari per formare barriere contro le onde. Così facendo il danno è doppio e l’aggressione del litorale continua.

Ma non è tutto. Perché proseguendo da Villa Volpi in direzione Latina è possibile trovare dopo pochi minuti anche una sorta di baracca. Non si sa chi l’abbia organizzata ma davanti vecchi ombrelloni e teli era stato acceso anche un piccolo fuoco. Una situazione che potrebbe essere anche pericolosa soprattutto per chi si è stabilito nella baracca considerando il freddo e le stesse mareggiate. Trattori che vanno e vengono e persino baracche, d’inverno sul lungomare di Sabaudia le regole contano davvero poco.

E pensare che sulla questione è stato anche presentato un esposto per cui ancora non sono arrivate risposte. E’ quello del Comitato sulla tutela ambientale e contrasto all’erosione presentato a fine novembre indirizzato al Comune di Sabaudia, al Parco Nazionale del Circeo ed al Coordinamento territoriale carabinieri per l’ambiente. Nel documento si faceva notare che dopo il sequestro effettuato proprio accanto il lido militare per via dello sbancamento della duna nulla si era più saputo sugli accertamenti per risalire ai responsabili e che comunque i trattori continuavano a scendere in spiaggia senza alcun tipo di autorizzazione.

“In questi giorni, (l’ultimo caso il 14 Novembre 2017) – veniva riportato infatti nell’esposto – sono state osservate sulla spiaggia, in corrispondenza dell’imbocco di via Sant’Andrea, impronte di ruote di trattori. I due eventi dimostrano che per qualche motivo mezzi meccanici, con una certa frequenza, si recano sull’arenile. Il danno prevalente che ne consegue è la disgregazione della compattezza della sabbia che rende più incisiva l’erosione durante le mareggiate. È necessario informare la comunità sui progressi delle indagini, visto che è stato constatato che in presenza dei sigilli i mezzi continuano a scendere in modo illegale. Chiediamo quindi che da parte del Comune e dell’Ente Parco e l’emissione di un’ordinanza per il divieto di accesso di qualsiasi veicolo all’arenile (che preveda adeguate sanzioni) da esporre con appositi cartelli nei punti di più facile attraversamento della duna”. L’attività dei trattori continua.

(le foto allegate sono state scattate nel pomeriggio di ieri venerdì 29 dicembre)

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Author: redazione

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