Bandiere blu, per Sperlonga è la 22esima consecutiva. Cusani: “E’ un punto di partenza, ora fare sistema”


33esima edizione delle Bandiere Blu.

9 i riconoscimenti ottenuti dai Comuni del Lazio, di cui 7 nella provincia di Latina.

Si tratta di Sabaudia, San Felice Circeo, Latina, Terracina, Sperlonga, Gaeta e Ventotene.

La cerimonia si è svolta questa mattina nella sede romana del Consiglio nazionale delle ricerche.

183 i comuni vincitori per un totale di 385 spiagge, circa al 10% delle spiagge premiate a livello mondiale.

La procedura di certificazione segue la norma Uni-En Iso 9001:2015.

Ad essere valutati dalla assegnate dalla Fee, Fondazione per l’educazione ambientale, con un metodo stringente, ci sono anche i risultati delle analisi che, nel corso degli ultimi quattro anni, le Arpa (Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente) hanno effettuato nell’ambito del programma nazionale di monitoraggio, condotto dal ministero della salute insieme a quello dell’ambiente.

Per Sperlonga si tratta della 22esima bandiera blu consecutiva.

“La bandiera blu, per noi, non rappresenta un punto di arrivo ma di partenza. Frutto di un lavoro costante, continuo e capillare che parte da lontano. Figlio di una sensibilità, cultura e solidarietà ambientale – spiega il sindaco di Sperlonga, Armando Cusani – che sta prendendo sempre più piede. Per amministrazioni come la nostra, che con grande sacrificio la ottengono ogni anno, è motivo di soddisfazione perchè significa che stiamo consolidando un nuovo modo di fare ed intendere la gestione del territorio che rappresentiamo”.

Ma il sindaco di Sperlonga guarda oltre.

“Non è sufficiente però che su un territorio vasto come quello della provincia di Latina ad ottenere la bandiera siano solo una manciata di Comuni. Oltre a Sperlonga, ad esempio, dovrebbero lavorare – spiega Cusani – per questo obiettivo, impegnandosi a mettere in campo un percorso ambientale da certificare, anche i comuni limitrofi come Itri e Fondi. Stesso discorso per Formia. Le valutazioni devono essere di comprensorio”.

Quindi?

Sperlonga si candida ad essere uno sprone per una crescita di tutto il territorio all’insegna di una gestione oculata dei rifiuti, delle strutture balneari, dell’ambiente e dei servizi.

“Credo ci sia ancora un grande lavoro da fare. La sfida che dobbiamo vincere si chiama fare sistema. Lo dobbiamo a tutti i cittadini ma anche ai turisti che da questo percorso virtuoso non possono che ottenere grandi benefici. I criteri per l’ottenimento di questo riconoscimento internazionale possono essere – conclude Cusani – un’ottima guida nel solco di un miglioramento costante della gestione del territorio e delle pratiche di salvaguardia dell’ambiente. Se tutti gli amministratori riuscissero ad impegnarsi in questo senso potremmo fare la differenza”.

 

 

 

 

 

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Author: Alessia Tomasini

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