“Squid game”, la serie tv che preoccupa anche a Latina famiglie e docenti


LATINA – Da alcune settimane è disponibile sulla piattaforma Netflix la serie Squid Game. E’ una serie coreana, la più vista nel mondo, e che sta facendo preoccupare genitori e docenti. Tante le segnalazioni arrivate al Garante dell’Infanzia e Adolescenza, perfino dalla scuola materna.
Al centro della serie Squid Game, un gioco mortale cui partecipano centinaia di persone con problemi finanziari, che accettano uno strano invito a una competizione fatta di giochi per bambini come ‘1,2,3 stella’, ma dove chi perde muore. Netflix suggerisce la visione della serie a utenti sopra i 14 anni di età, ma è diventata virale, anche tra i bambini che però non riescono ad elaborare la violenza che guardano.
L’emulazione ovviamente porta a risvolti rischiosi: bambini che vengono puniti per aver sbagliato le regole del gioco. “Le punizioni possono essere corporali o di prevaricazione, uno zaino lanciato dalla finestra, l’astuccio gettato nel cestino dell’aula, le botte”, spiega la Garante dell’infanzia e adolescenza Monica Sansoni che a breve incontrerà anche il Garante Nazionale perchè il problema riguarda tutta l’Italia.
E’ già partita una petizione online lanciata su Change.org e diretta alla Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza dalla Fondazione Carolina, Onlus dedicata a Carolina Picchio. “Di fronte allo sgomento di mamme e maestre delle scuole materne non bastano i buoni propositi, ma serve un’azione concreta”, dicono dalla Onlus, spiegando che il loro non è “un atto censorio, ma risponde alla necessità di far fronte alla sconfitta dei parental control e alla crisi della genitorialità”.
Con la Garante dell’Infanzia e Adolescenza della Regione Lazio, Monica Sansoni abbiamo parlato per capire qual è la situazione attuale.
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originale su Radioluna ©
Author: Francesca Balestrieri

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