Sfiorate le 6mila presenze sulle note de “I Suoni del Lago”

“A tutti coloro che sono capaci di sognare, anche restando svegli, e a chi è in grado di far sognare, è dedicato il mio immenso grazie”. Sono le parole del presidente della Pro Loco di Sabaudia Gennaro Di Leva a tracciare le prime note conclusive della terza edizione de I Suoni del Lago… oltre il giardino. E quella capacità di sognare, di vedere sempre oltre, nella musica così come nel proprio concetto di “fare” cultura e stare nel mondo, è quanto cui ha teso in questi tre anni la rassegna concertistica promossa dalla Pro Loco di Sabaudia, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e il Parco Nazionale del Circeo, che gode, fin dal primo anno, della sapiente direzione artistica del Maestro Piero Cardarelli e di quella capillarmente organizzativa di Gennaro di Leva.

Sei serate – dal 6 all’11 agosto – di immensa musica immersi nello scenario lambito dalle acque del lago di Paola al Belvedere di Sabaudia, un luogo rappresentativo che continua a ispirare i suoi numerosissimi ospiti e fruitori. Sulle note de I Suoni del Lago sono state sfiorate le 6mila presenze, ma non è solo un mero computo numerico a dare forza ad una realtà in continua crescita tanto in termini di aspettative, quanto di potenzialità. “La rassegna I Suoni del Lago – come tracciato dal direttore artistico Piero Cardarelli – è terminata con un bilancio più che positivo. La platea del Belvedere, quinta naturale tra natura e razionalismo, è stata sempre gremita di un pubblico attento ed educato. È stata una settimana ricca di emozioni! Un ringraziamento alla Pro Loco, al Comune, all’Ente Parco Nazionale del Circeo che mi hanno assecondato in tutte le mie richieste. Agli sponsor che hanno creduto nella nostra idea-progetto e nel programma, di alto livello, ospitato nelle appena trascorse sei serate. Grazie a tutte le numerosissime professionalità che ruotano intorno alla riuscita dell’evento e che mi permettono di salutare la terza edizione con un arrivederci al prossimo anno”.

I Suoni del Lago non sarebbero concepibili senza la natura che li circonda e continua a ispirarli, senza tutti quei musicisti, così vicini al direttore artistico, divenuti oggi amici della rassegna, senza tutti quei soggetti che, silenziosamente, lavorano nel retro delle quinte. Ma sarebbero altrettanto impossibili senza il sostegno, sempre crescente, dei tanti partner che ripongono la loro fiducia in un progetto ambizioso ma che di anno in anno si conferma in tutta la sua realtà. Una realtà resa possibile attraverso l’incontro tra pubblico e privato: l’associazione Pro Loco, il Comune di Sabaudia, l’Ente Parco Nazionale del Circeo, la quota maggioritaria degli investimenti privati, insieme delineano un moderno mecenatismo che è in grado di rappresentare una nuova opportunità per far vivere questi territori. Una scommessa vinta da tutti coloro che credono che Sabaudia sia quel luogo in cui natura, ambiente, cultura, nel senso che più ci appartiene, possa ancora raccontare momenti fantastici. “Un grazie – come nella posizione condivisa dal direttore artistico e dal direttore organizzativo – a tutti coloro che ci permettono di pensare oltre, continuare a progettare un luogo di incontro e di dialogo aperto a tutti, ispirato dalla grande musica e da una natura che non ci fa smettere di sognare”.

Un sogno in musica lungo le sei serate: le note iniziali di Danilo e Oona Rea accompagnati dalla neonata formazione de I Suoni del Lago Strings Orchestra, il pianoforte della giovane promessa Francesco Taskayali, i territori di frontiera, o forse di incontro, tra classica e jazz, delineati dagli straordinari Carlo Tamponi e Francesco Buccarrella, l’omaggio al Premio Nobel Bob Dylan attraverso il Cinzia Tedesco Quintet, o ancora ricordando Piazzolla e Gardel nell’incomparabile duo Girotto-Iorio, fino al messaggio finale affidato al Signore del jazz, e a sua figlia Jasmine, Giovanni Tommaso. Muovendosi negli spazi dell’improvvisazione, della melodia e della cantabilità, così come in quei territori sospesi tra jazz e classicità, I Suoni del Lago… oltre il giardino hanno raccontato un nuovo dialogo in, e nella, musica, attraverso l’incontro tra generazioni, culture, rappresentando una memoria suggestiva, intessuta di rimandi alle rispettive tradizioni di due universi che riescono, a volte, a incontrarsi, senza banalità. Una realtà in continua crescita, uno spazio di libertà espressiva, di dialogo e di confronto che si rinnova sposando i temi della sostenibilità grazie all’imprescindibile contributo dei partner privati che la sostengono, garantendone la gratuità di ingresso, sposando quel progetto, delineato dai contorni di un sogno, scritto fin dalle prime battute nelle intenzioni del direttore artistico Piero Cardarelli e di quello organizzativo Gennaro Di Leva. Ma ne I Suoni del Lago c’è sempre un oltre e a quello, sognando, si continua a tendere.

A PAGINA 2 – LA FOTOGALLERY DELLA KERMESSE

















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Author: Comunicato Stampa

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