“Nessuna strage di daini”. Il Parco del Circeo replica alle accuse, piano necessario


“Al Parco nazionale dei Circeo non è prevista e mai sarà prevista una “mattanza” di daini e nessun cacciatore o sele-controllore sparerà mai dentro l’area protetta”.

Inizia così la replica del parco nazionale del Circeo a seguito della notizia dell’attuazione del piano di controllo del daino nell’area.

“Il Parco – seguendo le indicazioni di un autorevole istituto scientifico come l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) riportate nelle Linee guida della gestione degli Ungulati – Cervidi e Bovidi” – ha fatto redigere un apposito Piano di gestione di controllo come previsto dalla normativa vigente”.

Il Piano ha acquisito il parere positivo del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare che per altro ha invitato l’Ente Parco “…a voler operare il previsto controllo del daino con la massima efficacia.

Come previsto dalla normativa in relazione alla Rete Natura 2000, l’Ente Parco ha trasmesso il piano alla Regione Lazio, con collegato studio di valutazione di incidenza, ottenendo un parere favorevole.

“Le finalità del piano di gestione prevedono anche interventi di miglioramento dell’ambiente dove vivono piante e animali, evitando quegli squilibri che decimano le specie a discapito del complesso ecosistema del bosco. Nessuna – spiegano – strage di daini o inutile spesa, ma l’adozione di criteri scientifici e gestionali, coerenti con le finalità dei Parchi, già sperimentati in altre aree a livello internazionale e applicati per salvaguardare e migliorare un bene comune”.

Con la determina del 30 dicembre 2019, l’Ente Parco ha dato il via alla fase attuativa del piano gestionale, impegnando la somma totale di 195mila euro.

“Un costo elevato ma, in linea con la complessità degli interventi previsti e necessario per sanare le conseguenze di passati e scorretti interventi di gestione da parte dell’uomo. Anche sul tema dei mufloni a Zannone, l’Ente Parco si era fatto carico di affrontare le problematiche legate alla sua presenza sull’isola, richiedendo e ottenendo un parere tecnico-scientifico. Lì la specie è stata introdotta in tempi recenti, con finalità venatorie. Per Zannone – concludono – si prevede la realizzazione di un recinto di esclusione in  una piccola porzione di lecceta al fine di impedire l’accesso dei mufloni e quindi limitare gli impatti creati dal pascolamento alla foresta di leccio, una delle più importanti ed estese tra quelle rimaste sulle isole italiane. Nessun confinamento degli animali in recinto dunque, ma, piuttosto, un intervento di conservazione attiva della lecceta”.

L’articolo “Nessuna strage di daini”. Il Parco del Circeo replica alle accuse, piano necessario proviene da Latina Quotidiano.

originale su LatinaQuotidiano.it©
Author: LatinaQuotidiano.it

Precedente Operazione Fiore, tre arresti per droga. Base dello spaccio a Fondi, coinvolta una ragazza di Latina Successivo Investita in bici al Lido: informativa in Procura. Ricostruita la dinamica