Un progetto per le guide naturalistiche che parte dal Parco Nazionale del Circeo

Ancora una volta il Parco Nazionale del Circeo è stato scelto per avviare corsi per guide naturalistiche. Grazie alla competenza dell’Istituto Pangea che attraverso il proprio lavoro contribuisce alla promozione del territorio. Ed è anche per questo che viene scelto come luogo il Parco del Circeo per avviare corsi che sono una novità sul panorama italiano.
guide pangeaIL CORSO Avrà inizio lunedì 27 marzo presso le strutture del Centro Visitatori del Parco Nazionale del Circeo il primo corso di specializzazione per guide ambientali per offrire servizi di accoglienza e di fruizione inclusivi e far si che tutti, anche le persone con disabilità, possano vivere esperienze indimenticabili in natura. Al corso residenziale, della durata di una intera settimana, parteciperanno circa 20 guide AIGAE provenienti da molte regioni italiane dal Piemonte alla Sicilia. Partner di questa nuova sfida colta dal Parco del Circeo sono molte associazioni che con le loro specificità ed esperienze hanno apportato un contributo unico e sinergico alla definizione del progetto formativo.

IL LAVORO DELL’ISTITUTO PANGEA Si tratta dell’Istituto Pangea, associazione storica del nostro territorio impegnata da oltre 25 anni in azioni di formazione, educazione ed interpretazione ambientale che insieme al centro diurno per adulti disabili del comune di Monte San Biagio, gestito dalla cooperativa Diafora in collaborazione con l’APT “Il Sughero”, ha messo a punto una prima proposta di programma didattico del corso che è stato poi integrato ed ampiamente condiviso dall’AIGAE, Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche e la FISH, Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap. Per le sue lodevoli finalità il corso gode anche del patrocinato della Federparchi.
Parcocirceo“In Italia si fa ancora molta fatica nel concepire strutture e servizi progettati per una utenza allargata, intesa non solo come persone con disabilità, 3.500.000 circa, ma anche per quanto riguarda gli ambienti cittadini e naturali – dichiara Daniele Stavolo, presidente della Federazione Italiana Superamento dell’Handicap del Lazio (Fish), a cui aderiscono 35 associazioni regionali di persone con disabilità. “Garantire un servizio inclusivo – continua – significa porre attenzione ai temi dell’accoglienza e della trasmissione delle conoscenze, significa dotarsi di un bagaglio formativo adeguato alle esigenze della collettività, e fornire competenze mirate ad abbattere le barriere, in particolare senso-percettive e di comunicazione, che ostacolano l’accesso alla esperienza personale e reale”.
LA FORMAZIONE Un aspetto innovativo del corso è rappresentato dal fatto che saranno soprattutto le stesse persone con disabilità a formare le guide specializzate attraverso lezioni in aula ma anche attività sul campo per imparare a descrivere un paesaggio a chi non può vederlo con gli occhi e a raccontare una storia a chi non può sentirla. Arricchiscono il programma casi di studio e best practices del Parco del Circeo con il progetto “Nonostante….in natura sto bene” realizzato nell’ambito della strategia nazionale “Equilibri Naturali” e il progetto “Il Parco Amico” del centro diurno del Comune di Monte San Biagio.
parco nazionale circeo1L’accessibilità riferita all’ambiente fisico, ai servizi, all’informazione, alla comunicazione, ai trasporti, secondo la Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità, è diritto fondamentale che garantisce piena partecipazione a tutti gli ambiti di vita. Ma com’è la situazione in Italia? Lo spiega Stefano Spinetti, presidente Nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche (Aigae).
“Siamo messi molto male sul fronte dell’accoglienza nei confronti di persone con disabilità. Spesso i sentieri non sono adeguati – dichiara Spinetti – e quelli accessibili nel nostro Paese sono davvero pochi”. Ma questo progetto pilota “rappresenta un inizio. C’è già l’ampia disponibilità della Federparchi che ha concesso il suo patrocinio a questo primo corso”.
Con il corso nascerà dunque la guida specializzata in Accompagnamento inclusivo “perché il patrimonio naturalistico appartiene a tutti e a tutti dobbiamo narrarlo e mostrarlo come un vero museo – aggiunge Spinetti – rivolgiamo così un appello alle persone con disabilità dicendo loro che con guide specializzate possono venire, possono vivere il territorio, perché il territorio appartiene anche a loro. Poi tocca anche alle istituzioni abbattere le barriere non solo architettoniche ma soprattutto culturali”.

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Author: Let2

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