Tentato omicidio San Felice, secondo processo per Zof: i testimoni si contraddicono

I testimoni del duplice tentato omicidio a San Felice Circeo ricostruiscono in aula, per la seconda volta, quanto avvenuto il 6 marzo 2016 davanti l’American Bar. Il processo davanti la Corte d’appello è entrato nel vivo e a parlare è stata ieri Martina Grenga, la fidanzata di una delle vittime: Alessio De Cupis.

Secondo la difesa la ragazza si sarebbe contraddetta in alcuni passaggi del suo racconto, rispetto a quanto dichiarato nel processo di primo grado nel quale Alessandro Zof era stato condannato a 7 anni di reclusione. Per Lello Gallo e Paolo Di Martino la condanna era stata di due anni, per favoreggiamento.

Sempre ieri, a Roma, sono stati sentiti anche De Cupis e un agente intervenuto sul posto subito dopo i fatti. L’udienza è stata quindi rinviata al 13 novembre prossimo, per l’escussione di altri testimoni.

Gli avvocati della difesa, Alessia Vita e Giancarlo Vitelli, hanno sempre sostenuto che Zof non potesse aver sparato perché dopo la lite con le vittime era tornato a Latina e non avrebbe avuto il tempo di stare di nuovo davanti al bar per l’ora in cui i due sono stati colpiti. Avevano prodotto una serie di verifiche effettuate con le celle dei telefonini che avrebbero dimostrato gli spostamenti dell’imputato e la tesi della difesa. Questo però non era stato sufficiente ad evitare la condanna. Si attende ora la pronuncia della Corte d’appello.

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Author: Silvia Colasanti

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