Salvatore Cimmino: il nuoto come ponte virtuale per superare le barriere – LA VIDEOINTERVISTA

“Non esistono le persone disabili, perché la disabilità risiede nella società e non nelle persone”.

Con questa frase Salvatore Cimmino ci accoglie nel “Salotto Aniene”, ultimo appuntamento della serie di eventi organizzati dal Circolo Canottieri Aniene di cui è atleta e socio, nel quale presenta la Ventotene-Ponza, prossima tappa del suo progetto.

Cimmino, privo di un arto inferiore da quando aveva 15 anni, è un atleta diversamente abile, dall’età di 40 anni inizia a nuotare su consiglio medico e da quel momento non si è più fermato.

Il 2006 è l’anno della sua prima impresa, nuotando da Capri a Sorrento per 22 km senza l’ausilio di protesi performanti. Da qui, l’idea di utilizzare le sue traversate per attirare l’attenzione sui problemi legati al mondo della disabilità.

Nel 2007 organizza il “Giro d’Italia a nuoto”, durante il quale diventa atleta del Circolo Canottieri Aniene, con il sostegno della Fondazione Roma compie dieci tappe ognuna da 15 km circa da Genova a Trieste, per riportare all’attenzione dell’opinione pubblica il problema delle barriere architettoniche. Successivamente, nel 2009 è testimonial del “Giro d’Europa a nuoto”, 6 tappe fino a 40 km per poi intraprendere il “Giro del Mondo a nuoto” realizzando fino a oggi 13 tappe tra il 2010 e il 2017, compresa la traversata del Canale della Manica per la quale detiene il record italiano.

Durante il suo personale giro del mondo, Cimmino ha raggiunto anche la Repubblica Democratica del Congo, con le due tappe che maggiormente hanno segnato l’atleta in senso emotivo, la 6^ e la 12^, entrambe nel Lago Kivu, uno dei grandi laghi africani, situato sul confine tra la Repubblica Democratica del Congo e il Ruanda. Qui, Cimmino, ha vissuto in prima persona la difficilissima realtà delle popolazioni congolesi, afflitte dai primi anni ‘90 da un’incessante guerra civile. In quell’occasione Cimmino entra in contatto con Jean Mbesci, appartenente alla congregazione religiosa Fratelli della Carità, all’epoca Direttore del Centro di Riabilitazione delle persone disabili a Goma, città situata sulla riva settentrionale del Lago Kivu.

La sua impresa ha rappresentato una testimonianza importantissima per gli abitanti del luogo, sia perché impauriti di nuotare nel Lago Kivu per la sua pericolosità, sia perché increduli nel vedere una persona diversamente abile, nuotare per la prima volta nel lago.

“Salvatore ha dato una speranza ai numerosi disabili del luogo, portando, oltre al messaggio di speranza di una vita con delle possibilità fino ad allora impensate, anche un aiuto concreto attraverso la donazione di attrezzature importanti e anche salvavita per la popolazione africana”. Questo quanto ci racconta Jean Mbesci, presente all’evento del Salotto Aniene, come testimone diretto del forte messaggio solidale e umanitario che Cimmino porta avanti nelle sue imprese a nuoto in tutto il mondo.

Solidarietà e sensibilizzazione delle istituzioni oltre che della gente, sono le parole chiave che rappresentano il filo conduttore di tutte le traversate di Salvatore Cimmino, ogni nuovo progetto porta avanti un tema specifico che punta sempre al raggiungimento di un obiettivo sociale imprescindibile, per consentire alle persone con disabilità di vivere una vita di pari dignità a quella delle persone normodotate.

In questo senso l’adeguamento delle barriere architettoniche gioca un ruolo fondamentale, adeguamento che ancora oggi, esattamente trentadue anni dopo l’emanazione della legge 41/86 che introduceva i Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.), è pressoché ignorato dalle amministrazioni comunali e provinciali del nostro Paese.

Riportare sotto la luce dei riflettori sia istituzionali che mediatici il problema della mancata introduzione dei P.E.B.A., è il nuovo obiettivo che Salvatore Cimmino si è posto e del quale si fa portavoce e testimonial nel suo più recente progetto in collaborazione con l’Associazione Luca Coscioni e per il quale ha già avuto riscontri favorevoli nei comuni di San Felice Circeo, Ponza, Andrano, Thiene, Schio, Torre Annunziata e Capri.

Da qui muove la prossima traversata di Cimmino, la Ventotene-Ponza, 50 km a nuoto per la 14^ tappa del “Giro del Mondo a nuoto” dell’atleta e che prenderà il via la mattina del 9 giugno prossimo da Cala Rossano sull’Isola di Ventotene, la cui spiaggia sarà resa accessibile per l’occasione come da promessa del Sindaco Gerardo Santomauro.

Varare i P.E.B.A. non provoca costi ma ricavi perché regala la libertà ai cittadini, libertà di muoversi liberamente e quindi vivere adeguatamente e con dignità”. Questo è il messaggio che Cimmino sta portando all’attenzione delle amministrazioni comunali per far sì che venga compresa la reale valenza dell’adeguamento dei loro territori per l’eliminazione delle barriere architettoniche con il primo beneficio concreto di una nuova mobilità.

Infatti, proprio attraverso l’introduzione dei P.E.B.A., le società municipalizzate relative ai comuni di appartenenza, hanno l’obbligo di rendere accessibili tutti i servizi da loro gestiti, consentendo ai cittadini diversamente abili un facile accesso ai luoghi pubblici, ma soprattutto permettendogli di raggiungere i servizi primari come la scuola e i luoghi di lavoro.

Il programma della tappa pontina prenderà il via il giorno prima la traversata di Cimmino, venerdì 8 giugno, sempre sull’Isola di Ventotene, dove alle 19:30 presso la Sala Polivalente Umberto Terracini, ci sarà la presentazione della tappa stessa e del progetto che ne rappresenta l’obiettivo: “I Piani per l’accessibilità. Una sfida per promuovere l’autonomia e l’integrazione delle persone con disabilità”.

Presenti, oltre a Salvatore Cimmino e al sindaco di Ventotene Gerardo Santomauro, la professoressa Maria Chiara Carrozza, docente di Bioingegneria Industriale presso l’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, l’architetto Vittorio Ceradini dell’associazione Luca Coscioni, oltre ad altri esponenti di rilievo del Campus Bio-Medico di Roma, del C.O.N.I., della F.I.N. e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.

Cimmino entrerà in acqua la mattina del 9 giugno tra le 5 e le 6, con una previsione di almeno 12 ore di traversata, cercando la performance migliore tra le correnti del tratto di mare che divide le due isole pontine, profondità importanti da tenere in considerazione, come racconta lui stesso nel corso della video intervista rilasciata a Latinaquotidiano.it.

Il giorno seguente, il 10 giugno alle 11:30 a Ponza presso il Grand Hotel Santa Domitilla, Salvatore Cimmino prenderà parte al convegno conclusivo di questa importante tappa, dove saranno presenti oltre alle personalità della presentazione dell’8 giugno, anche i rappresentati dei Comuni che hanno aderito ai P.E.B.A..

 

originale su LatinaQuotidiano.it©
Author: Serena Selvarolo

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