Sabaudia, intervista a Giada Gervasi: pronta a guidare la città, la priorità alla stagione estiva

Giada Gervasi ha stravinto le elezioni a Sabaudia battendo al ballottaggio lo sfidante Giovanni Secci con il 77% dei voti. È la prima donna a guidare la città, e la prima civica dopo un lungo dominio del centrodestra. Con lei abbiamo parlato della Sabaudia che verrà.

Lei è la prima donna sindaco di Sabaudia, come si sente?

Sono soddisfatta del risultato raggiunto e dell’affetto che sto ricevendo in queste ore. Il nostro progetto politico si è imposto come rottura col passato, dando un segnale forte all’intera comunità. Io sono pronta a prendere le redini della città, abbiamo davanti un quinquennio importante, in cui davvero possiamo e dobbiamo risollevare le sorti di Sabaudia, resettandola e riavviandola.

Lei è l’ennesimo candidato sindaco civico che vince in Provincia, è finita l’epoca dei partiti? E dove hanno sbagliato?

Io non credo che i partiti siano finiti, credo piuttosto che abbiano perso la fiducia dei cittadini in quanto le logiche piramidali non sono in grado di rispondere alle esigenze della popolazione, in un momento di crisi economico-occupazionale ma anche ideologica. A Sabaudia in tal senso la risposta della popolazione è stata chiara.

Come sarà la città che uscirà dopo la sua amministrazione?

Sarà una città a misura d’uomo in cui il Comune, come una casa di vetro, diverrà punto di riferimento principale per tutti i cittadini, nel quale questi potranno trovare risoluzione alle loro problematiche e risposte adeguate alle loro esigenze. Sabaudia sarà una città intelligente, una Smart City, in cui tecnologia, rispetto per l’ambiente e esigenze della persona saranno unite in connubio. Una città in cui mare, laghi e Parco Nazionale del Circeo dialogheranno tra loro e offriranno a turisti e cittadini nuove opportunità. Ma anche una città che valorizzerà le sue eccellenze, in ogni ambito e settore.

Sabaudia resterà solo il buon ritiro dei romani o riuscirà a darsi un’identità culturale propria?

Inutile dire che noi ci impegneremo sin da subito affinché Sabaudia possa recuperare e potenziare la sua identità culturale. La città ha una sua identità, ha solo la necessità che venga rimossa quella patina che non ne fa apprezzare la reale capacità di essere luogo di benessere, di produzione e di cultura. Sabaudia ha tutte le carte in regola per poterlo fare, basta saper mettere a sistema le risorse e implementare un’opera mirata di destagionalizzazione, volta ad animare la città 365 giorni l’anno.

Ha già in mente chi sarà il vicesindaco?

Ho un’idea chiara sul tipo di squadra che voglio al mio fianco e quindi anche sulla figura del vicesindaco, ma vorrei prima condividerla con i miei candidati e con le persone che mi hanno sostenuto lungo tutta la campagna elettorale. Sono decisione importanti che credo meritino cautela e una scelta attenta e oculata.

Per quel che riguarda la Giunta, cercherà delle figure tecniche o si affiderà alle persone di sua fiducia che l’hanno accompagnata in questi percorso politico quindi magari anche a qualcuno dei candidati consiglieri?

Sin dalla presentazione ufficiale della mia candidatura, lo scorso 8 aprile, ho detto che gli assessori verranno scelti per competenza e capacità amministrative. Potranno quindi essere persone esterne al gruppo politico o anche scelti tra i candidati consiglieri.

Cosa conta di fare nei primi 100 giorni di mandato?

Non mi è mai piaciuto parlare dei primi cento giorni perché il sindaco, insediandosi in estate, non ha molto margine d’azione con la macchina amministrativa notoriamente rallentata. Quel che è certo è che daremo precedenza assoluta alla stagione estiva, di cui va garantita la corretta e proficua fruizione per commercianti, cittadini e turisti, e alla sicurezza nelle scuole in modo tale che a settembre l’anno scolastico possa partire nel migliore dei modi.

Che rapporto avrà con Damiano Coletta e gli altri civici?

Con molti sindaci della nostra provincia, sia civici che non, ho rapporti cordiali e l’idea di collaborare per l’interesse del territorio. Con Lbc ho condiviso l’esperienza delle Civiche Pontine durante le ultime elezioni provinciali. I nostri movimenti sono entrambi civici ma come già indicato sia da me che da Coletta sulla stampa, le diversità sono cronologiche e ontologiche. Sul tipo di relazione, ci sarà necessariamente un rapporto di buon vicinato, mirato a sinergie e collaborazioni finalizzate allo sviluppo congiunto dell’area vasta di cui facciamo parte.

originale su LatinaQuotidiano.it©
Author: Eleonora Spagnolo

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