Quarto Caldo, dopo il sequestro scatta l’ordinanza di demolizione

A distanza di quindici giorni dal sequestro delle opere ritenute abusive realizzate sulla scogliera a Quarto Caldo, disposto dal sostituto procuratore Giuseppe Miliano, dal Comune di San Felice Circeo, con un’ordinanza, hanno imposto alla rappresentante della società proprietaria della villa in cui sarebbero stati realizzati gli illeciti di demolire le opere contestate entro 90 giorni.

In caso contrario alla stessa verrà applicata una sanzione fino a 30mila euro, le opere verranno acquisite al patrimonio comunale e demolite d’ufficio, addebitando poi le spese alla società inadempiente. Nel mirino i lavori compiuti su una piscina, alcuni muretti, una scaletta, i pali utilizzati per delimitare l’area e i cartelli di divieto, posti per impedire l’accesso alla scogliera agli estranei, nonostante l’area si proprietà del Demanio marittimo. I carabinieri forestali di Sabaudia hanno inoltre scoperto che la concessione  con cui era stata giustificata l’interdizione dell’area, risalente al 2008, sarebbe scaduta.

Nei giorni precedenti il sequestro si erano susseguite una serie di proteste da parte degli attivisti del Movimento Cinque Stelle con tanto di segnalazioni ed esposti. Un gruppo di cittadini aveva poi organizzato una protesta con tanto di striscione per rivendicare il diritto a fare il bagno anche in quella zona.

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Author: clemente pistilli

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