Domenica 7 marzo, alle ore 21, andrà in onda in prima visione sulla pagina Facebook del Comune di Latina lo spettacolo “Processo per stupro”, diretto da Renato Chiocca. L’appuntamento rientra nell’ambito del bando dell’Assessorato alla Cultura “La cultura e l’arte al tempo del Covid”.
Lo spettacolo, a cura della compagnia “Tempi Supplementari”, riprende l’omonimo documentario, diretto da un collettivo di donne coordinato da Loredana Rotondo, andato in onda nel 1979 – su quello che allora era il secondo canale della Rai – raggiungendo oltre 12 milioni di spettatori. La vittima del processo filmato era una giovane di 18 anni che denunciò per violenza carnale un gruppo di quattro uomini, fra cui un suo conoscente. Difensore di parte civile era Tina Lagostena Bassi, “l’avvocato delle donne”. L’atteggiamento mentale che emergeva in aula era che una donna “di buoni costumi” non poteva essere violentata. E che se c’era stata una violenza, questa doveva essere stata provocata da un atteggiamento sconveniente da parte della donna. Vecchie consuetudini che durante il processo da un lato prendono forza grazie alla volgarità degli imputati e allo strisciante insinuarsi degli avvocati della difesa, dall’altro vengono lentamente smascherate dall’innocenza della vittima e, soprattutto, dall’afflato civile di cui si fa portatore il linguaggio della Lagostena Bassi.
originale su Radioluna ©
Author: Francesca Balestrieri