Stato di agitazione per i lavoratori dell’ex Corpo forestale dello Stato. Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil di Latina e Frosinone sono sul piede di guerra. “Dal primo gennaio 2017 – ha detto il segretario della Flai Cgil di Frosinone Latina, Stefano Morea – la Forestale è stata soppressa e il suo personale è entrato a far parte dell’Arma dei Carabinieri. I 1.500 operai forestali sono transitati dal ministero delle Politiche agricole a quello della Difesa ed entrati nell’organico dei carabinieri forestali, mantenendo però tutti gli aspetti contrattuali anomali che da sempre li contraddistinguono”.
I militari (soltanto da poco) lamentano i continui ritardi, gli errori nei pagamenti dei salari, delle competenze accessorie, della malattia e dei rimborsi dovuti – i lavoratori anticipano di tasca loro le spese di missione – e il mancato versamento dei contributi Sed che impedisce il pensionamento regolare.
“Le ulteriori criticità rilevate nel nostro territorio – ha spiegato ancora Morea – come la mancata conclusione dell’iter previsto per la progressione dei livelli, concordati da oltre un anno, la mancata effettuazione delle visite mediche, l’assenza di servizi igienici alle foci, che impediscono di svolgere il servizio in condizioni civili, la mancata consegna del vestiario e di quanto necessario per poter attivare la campagna Aib nel Parco Nazionale del Circeo. La cosa più grave è che per la prima volta dall’istituzione del Parco verranno a mancare quest’anno le autobotti funzionali alla prevenzione degli incendi boschivi sia nella zona del promontorio del Circeo che nella Selva di Sabaudia”.
I sindacati chiedono a questo punto chiarezza sulle responsabilità. E spiegano che per risolvere ogni questione sarebbe molto più facile il passaggio al ruolo civile di questo personale, che così è nato.
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Author: Redazione LatinaQuotidiano.it