LATINA – Luce e verde, un “bosco orizzontale”: è il nuovo ospedale di Latina come si presenta nel progetto preliminare commissionato da Ance (e visibile in questo rendering diffuso sui social ) all’architetto Massimo Rosolini e all’ingenere Giovanni Andrea Pol che si sono serviti della consulenza di uno dei massimi esperti di edilizia sanitaria, Francesco Enrichens, medico, oggi in servizio presso l’Agenas, l Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Tre piani di altezza, a emissioni zero, ricco di verde e di vetrate, ad alta intensità di cure e flessibile per essere capace di adattarsi alle esigenze del momento come ha dimostrato indispensabile, l’emergenza Covid-19. L’area è quella all’ingresso nord di Latina che il Prg aveva destinato a servizi ospedalieri e che è di proprietà della Regione Lazio, che dovrà decidere in che modo realizzarlo dopo averlo inserito nel programma di edilizia sanitaria dei prossimi anni.
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https://www.radioluna.it/news/wp-content/uploads/2020/08/palluzzi-1.mp3Per Enrichens un moderno ospedale ad alta intensità di cure deve essere flessibile e nasce per essere gestito con una cultura più collaborativatra le diverse specialità, con personale in grado di utilizzare la tecnologia e con percorsi suddivisi e come Latina ben sa, la rete ospedaliera e quella dell’emergenza devono lavorare in sinergia con il territorio: “Non c’è più il primario con il suo regno, ma un’equipe multidisciplinare che ruota attorno al paziente”. Nelle previsioni, considerati i carichi attuali, avrà 696 posti letto ognuno dei quali potrebbe essere trasformato in un posto di terapia intensiva
https://www.radioluna.it/news/wp-content/uploads/2020/08/enrichens.mp3ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO
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Author: Roberta Sottoriva