L’ombra della questione porto dietro l’incarico legale revocato


Avvocato “scomodo”  e il mandato viene revocato. E’ questo quanto sostiene il gruppo di opposizione “Verso il domani” che attraverso una nota critica pesantemente una decisione dell’attuale giunta comunale di San Felice Circeo. Infatti, con la deliberazione numero 190 del 23 novembre, la giunta Schiboni ha stabilito che tra l’Avvocato Vincenzo Puca e la giunta stessa è “venuto meno il rapporto fiduciario necessariamente sussistente tra i professionisti incaricati e l’Ente”. Una decisione che secondo i consiglieri d’opposizione sarebbe stata dettata da questioni ben precise. Quali?

LA CRITICA “Poco importa – si legge nella nota dei consiglieri di opposizione –  che il professionista in questione sia uno dei più esperti che si possa reperire in campo amministrativo. E poco importa che in cinque anni abbia difeso con successo la quasi totalità delle cause in cui ha rappresentato l’Ente. Il fatto è che l’avvocato Puca ha sostenuto con successo varie tesi che, con ogni probabilità, non sono state gradite all’attuale compagine di maggioranza. Ricordiamo, ad esempio, il giudizio vinto e relativo alla revoca di una concessione demaniale di ben 17.000 metri quadrati, rilasciata dalla amministrazione Cerasoli, destinata alla realizzazione di una ‘darsena’ a Golfo Sereno; o la vicenda della revoca dell’appalto dei lavori delle facciate del Centro Storico e che avevano ridotto il paese in condizioni pietose; oltre ad una serie di sentenze vittoriose legate ad argomenti diversi”

LA VICENDA PORTO Probabilmente però la questione più spinosa è quella legata al porto turistico di San Felice Circeo. “Crediamo di non essere lontani – si legge ancora nella nota –  dal vero se pensiamo che il provvedimento di revoca sia legato all’ultima sentenza che il Consiglio di Stato ha emesso sulla vicenda del porto; una sentenza che, accogliendo le tesi dell’Avv. Puca e dell’Avv. Angelone, ha stabilito che tutti gli ampliamenti concessi alla Cooperativa che gestisce il porto costruito dai Sanfeliciani, sono illegittimi.

Comune di San Felice Circeo

UNA SENTENZA NON ANCORA ESEGUITA “In tutta Italia, quando il Consiglio di Stato emette una sentenza, questa deve essere eseguita e, nel caso specifico, gli ampliamenti delle concessioni (alcune migliaia di metri quadrati) andavano revocate e riassegnate con un bando pubblico. Ma a San Felice Circeo, soprattutto quando si parla di porto, il rispetto della legge diventa una cosa facoltativa. E siccome gli Avvocati Puca ed Angelone si erano ‘permessi’ di scrivere alla giunta Schiboni per far presente la necessità di dare seguito a quanto stabilito da quella sentenza, ecco che i responsabili politici del momento hanno ritenuto ‘opportuno’ allontanare un Professionista serio ma scomodo”. Attacchi molto pensati quelli presentati dal gruppo Verso il domani che potrebbero sollevare un vero e proprio vespaio politico. Come sempre accade al Circeo quanto si tocca la vicenda porto.

 

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Author: redazione

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