Latina, scuola ancora appesa ad un filo. Miele: “Coletta dica se si riapre in sicurezza o si posticipi”


Continua il pressing dell’opposizione a Latina sul sindaco Coletta.

Dopo la Lega che, tramite il capogruppo regionale e il consigliere comunale, Angelo Tripodi e Vincenzo Valletta, hanno annunciato una petizione per il posticipo della scuola al 24 settembre, arriva la presa di posizione di Forza Italia.

“Il Comune di Latina ci dica se la situazione delle scuole del capoluogo è tale da garantire una ripresa delle lezioni in sicurezza oppure disponga il rinvio dell’inizio dell’anno scolastico a dopo le elezioni del 20 e 21 settembre. E’ necessario avere informazioni certe e – spiega il consigliere comunale e provinciale azzurro, Giovanna Miele – puntuali da parte dell’assessore alle politiche scolastiche rispetto alla situazione in cui si trovano i plessi della città”.

All’amministrazione si chiede di chiarire se le scuole siano pronte ad ospitare gli studenti, gli insegnanti e il personale Ata garantendo la piena sicurezza necessaria per l’emergenza Covid.

“In caso contrario, anche col minimo dubbio, sarebbe opportuno rinviare l’inizio delle lezioni. La Regione Lazio ha di fatto scaricato sulle amministrazioni locali la decisione sulla riapertura delle scuole, indicando comunque ferma la data del 14 settembre. A quanto apprendo dai giornali – spiega – gli stessi presidi del Lazio hanno segnalato come la situazione sia ancora in alto mare. Mancano i banchi, non ci sono tutti gli insegnanti soprattutto quelli di sostegno e manca anche il completamento di gran parte dei lavori di adeguamento delle strutture scolastiche per allargare gli spazi e garantire il distanziamento sociale tra gli studenti”.

Tra l’altro nel giro di poche ore sono diversi i sindaci dei Comuni della provincia di Latina, ultimo quello di San Felice Circeo, che hanno optato per il posticipo dell’inizio delle lezioni facendo leva proprio sulla propria autonomia decisionale.

“E a Latina la situazione qual è? L’assessore Proietti deve parlare chiaro e indicare se le scuole hanno tutti i banchi singoli, gli spazi adeguati al distanziamento, i prodotti per l’igienizzazione. In caso contrario, disponga il rinvio. Oltretutto aprendo il 14 settembre la gran parte degli istituti sarebbero comunque costretti a richiudere – conclude la Miele – dopo pochi giorni, in quanto i plessi scolastici saranno impegnati come seggi elettorali per il referendum del 20 e 21 settembre”.

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Author: LatinaQuotidiano.it

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