Latina, per i centri diurni si lavora alla redazione di un nuovo regolamento


L’amministrazione comunale di Latina fa il punto sui centri diurni.

Il tema è stato al centro dell’ultima commissione welfare a cui hanno partecipato le responsabili dei centri diurni Ilaria Tagliavia (“Minenna”) e Luisa Iandolo (“Casal delle Palme”), oltre all’educatrice Alessia Lisena ed al coordinatore comunale Pino Taddeo, tutti della cooperativa OSA, affidataria dei servizi comunali da maggio del 2017.

Il ruolo svolto, nella società e sul territorio, dai centri diurni è fondamentale.

Questo grazie all’intenso lavoro degli ultimi anni, durante i quali gli operatori, circa 80 dipendenti, in un rapporto 1:1 con altrettanti utenti,  hanno puntato ad una visione condivisa e collaborativa, sotto la supervisione dell’assessorato alle politiche sociali di Patrizia Ciccarelli.

“Affetto e solidarietà si concretizzano – interviene il presidente della commissione, Emanuele Di Russo – con competenze di altissima specializzazione, strumenti e metodologie sperimentali e innovative, con una riorganizzazione di tutto il servizio che supera ampiamente l’approccio assistenzialista e ci spinge tutti, assistiti e comunità di Latina, a collaborare e a guardare al valore aggiunto di ogni persona con le sue singolarità e qualità. Un lavoro del quale l’intera città può essere fiera”.

I centri, come ha sottolineato il coordinatore comunale Taddeo, non sono più entità separate rispetto al resto della città, ma sono parte di una comunità ricca di stimoli e valorizzazione reciproca. Uscire dai confini del centro diurno serve ad evitare di cronicizzare le inabilità ed a sollecitare gli ospiti ad aprirsi al territorio e viceversa.

I settori con i quali oggi si dialoga di più sono quelli del decoro e dell’ambiente con Abc, con i quali sono state sviluppate diverse attività di empowerment personale e sociale.

Con le scuole si è aperta una relazione di accoglienza e di incontro con le nuove generazioni, con la Asl, come previsto dal nuovo Piano regionale sociale, si lavora sulle valutazioni multidisciplinari e gli accompagnamenti ad utenti e familiari attraverso un approccio olistico di cui il Comune di Latina si sta facendo promotore.

Un’altra proposta per il futuro è arrivata dal consigliere Laura Perazzotti, ad integrazione del progetto ambientale: coinvolgere il Parco Nazionale del Circeo per formare gli utenti dei centri come guide ambientali.

Il prossimo obiettivo sarà una bozza di regolamento sui centri: questo per evitare che tutto questo know-how venga disperso, permettendo che le buone pratiche messe a punto in questi anni di lavoro restino patrimonio per la città ed alla base di un sistema che funziona.

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