Impiantato al Goretti di Latina il pace maker intelligente che pesa 2 grammi. E’ tra i primi in Italia


LATINA – Pesa solo 2 grammi ed è stato impiantato al Goretti di Latina, dall’equipe di Elettrofisiologia e Elettrostimolazione cardiaca della Uoc di Cardiologia diretta dal professor Francesco Versaci, il primo pace maker Micra AV, ultimo ritrovato della tecnologia. Per parlare anche ai non esperti, si tratta di un apparecchio intelligente capace di “sentire” l’attività del cuore e di intuirne le necessità per intervenire solo quando c’è realmente bisogno, così come dètta l’atrio del muscolo che ci tiene in vita.
“Un dispositivo tecnologicamente innovativo che rispetto al suo predecessore pacemaker senza fili già in uso da qualche anno, consente di sincronizzare l’attività elettrica atrioventricolare ottenendo una stimolazione cardiaca molto più fisiologica  il paziente e più sicura. Un pace maker piccolissimo, della dimensione di una pallottola, per fare un paragone (v. foto), che viene rilasciato all’interno del ventricolo destro del cuore e presenta molti vantaggi soprattutto nei giovani o nei pazienti che non hanno le vie di accesso convenzionali”, spiega la cardiologa Rita Di Rosa che ha diretto l’equipe selezionata per intervenire su una paziente giovane, una donna di 50 anni. Una tecnologia del futuro che il Goretti di Latina è stato tra i primissimi a utilizzare in Italia, e primo ospedale del Lazio.
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https://www.radioluna.it/news/wp-content/uploads/2020/08/rita-di-rosa.mp3“La paziente sta bene, è in piedi e siamo molto contenti di quello che stiamo facendo e che solo fino a pochi anni fa non era pensabile. Tutto questo è possibile perché c’è un team affiatato, ben diretto, e perché la Asl ci supporta consentendoci di usare queste tecnologie e di andare avanti, dimostrando che si può fare attività ad alti livelli anche in provincia”.
“Abbiamo una quota rosa ben rappresentata nel mio reparto e tante situazioni sono dirette proprio da medici donne che fanno un lavoro egregio senza risparmiarsi nulla”, ha commentato il direttore della Uoc Francesco Versaci.
In sala operatoria c’erano il dottor Petrassi, la dottoressa Del Giudice e il dottor Savocchi,  con  l’equipe infermieristica composta dagli infermieri Vargiu, Viazzo e Albanesi e i tecnici Ferraiolo, Di Trocchio e il tecnico di radiologia Capasso.
 
originale su Radioluna ©
Author: Roberta Sottoriva

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