Erosione delle coste, in commissione approvato il protocollo: effetti solo nel 2019

È stata approvata all’unanimità la proposta di delibera che contiene il protocollo di intesa per contrastare l’erosione delle coste. La votazione è avvenuta in commissione ambiente, dove l’atto è stato illustrato dal dirigente all’Ambiente Sergio Cappucci e dall’Assessore Roberto Lessio. Obiettivo è aumentare l’ampiezza della spiaggia, compromessa dalle recenti mareggiate e da anni di mancata manutenzione. Nel lungo periodo gli interventi programmati dal protocollo permetteranno la creazione di una sorta di “banca di sabbia” cui attingere per alimentare l’arenile e sperimentare una gestione condivisa e coordinata che non escluderà la realizzazione di opere più rilevanti, al momento non sostenibili sul piano finanziario.

Si tratta di un’intesa che dovrà essere sottoscritta da Regione Lazio, Comune di Latina, Comune di Sabaudia, Ente Parco Nazionale del Circeo, Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino, Reparto Carabinieri Biodiversità di Fogliano e Arpa Lazio.

I punti salienti dell’intesa prevedono l’istituzione di un tavolo tecnico con un rappresentante di ciascuna delle pati coinvolte. Il tavolo ogni anno provvederà a redigere un programma operativo di interventi da realizzare sul litorale compreso tra Latina e Sabaudia e relativi costi. Ciò vale anche per l’anno in corso, anzi, in questo caso è indicata una scadenza ben precisa: entro 30 giorni dalla firma dell’atto, dovrà essere pronto un primo piano operativo. L’atto indica per ogni ente il contributo che dovrà dare. Per la Regione Lazio viene messo nero su bianco che si impegnerà a dragare i sedimenti rimossi dal fondo marino del Porto di Anzio (soggetto ad insabbiamento) e ad allocarli nel litorale di Latina e Sabaudia, in un quantitativo annuo pari a 20 mila metri cubi. Se ciò non avvenise la Regione Lazio si impegna a destinare adeguate risorse finanziare a sostegno degli interventi previsti dall’atto di intesa. Il protocollo ha una durata di cinque anni.

“L’intervento previsto dal protocollo – ha spiegato l’Assessore Roberto Lessio – prevede di recuperare la sabbia che si accumula sulle foci e sui punti di collegamento tra i canali, i laghi e il mare. L’accordo ha durata di 5 anni e in questo arco di tempo, grazie anche alle agevolazioni nell’iter autorizzativo e alle analisi di caratterizzazione sulla sabbia previste nell’atto, contiamo di andare a regime sul fronte del contrasto e della prevenzione dell’erosione”

Tuttavia l’atto, sebbene votato all’unanimità, non ha convinto tutti.

“Il protocollo blocca l’erosione o agisce in emergenza? – si è chiesta la consigliera di Forza Italia Giovanna Miele – E la sabbia ce la dividiamo con Sabaudia? Rimangono delle questioni sospese che non hanno tempo di aspettare”.

“Questi protocolli sono positivi, ma non è una soluzione. Deve essere parallelo a un progetto di rinascimento delle coste con respiro più lungo. Quello che abbiamo sentito oggi non è sufficiente. Servono progetti programmati con più largo anticipo”, ha detto invece dal PD Nicoletta Zuliani.

A loro ha risposto il dirigente Sergio Cappucci: “Il protocollo non è sufficiente ma se si inizia a bloccare il deficit di sabbia nel giro di pochi anni l’intero tratto beneficerà di questi interventi. Sulla tempistica, è stato affrontato il discorso con i balneari e loro stessi sono stati molto corretti dicendo che sanno che quest’anno non ci sarà spiaggia e sabbia. Mi auguro che non si perda tempo per la firma e poi il tavolo tecnico pianifichi l’intervento nel 2019, questo non esclude che ci siano interventi già nel 2018”.

Relativamente a un progetto di più ampio respiro, che sia anche risolutivo, ha parlato la consigliera con delega alla marina Maria Grazia Ciolfi: “Rispetto alla programmazione, a un mese dal nostro insediamento con il bando del ‘progettone’ abbiamo previsto 120 mila euro per il piano della costa che comprende anche una parte relativa all’erosione costiera. Quello sarà il momento della pianificazione e progettazione da parte di esperti che vanno a sommarsi a questo protocollo, che è ineludibile. Il ripascimento morbido da farsi in tutte le stagioni è la base, poi vedremo quello che gli esperti ci diranno di aggiungere”.

Un passo avanti, perché, si è detto in commissione, già dal 2005 ad oggi, doveva essere fatto un ripascimento morbido che prevedeva lo spostamento di 30 mila metri cubi di spiaggia ogni anno. Intervento che non è mai stato fatto, e che ha portato alla situazione di oggi, con un litorale in sofferenza. Adesso il protocollo passerà altri step burocratici (tra cui il voto del consiglio comunale di Latina), prima della firma che ne garantirà l’efficacia.

originale su LatinaQuotidiano.it©
Author: Eleonora Spagnolo

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