Elezioni provinciali, urne aperte domani sotto la scure dei franchi tiratori


Provincia di Latina

Domani è il giorno della verità per la Provincia di Latina.

Si vota per il rinnovo dei consiglieri che siedono in via Costa.

518 gli elettori, sindaci e consiglieri comunali del territorio chiamati ad esprimere il loro voto.

Le urne sono aperte, in un unico seggio allestito presso la sala Loffredo in Provincia, dalle 8 alle 20.

Quattro le liste presentate.

42 i candidati in tutto per 12 posti.

Per le “Civiche pontine” sono in corsa Ernesto Coletta (Latina), Giovanni Costa (Formia), Alessandro Di Tommaso (Terracina), Luisa Mobili (Latina), Rita Palombi (Sezze), Antonio Terra (Aprilia, sindaco), Maria Grazia Vittoriano (Aprilia).

Per Forza Italia ci sono Felice Capponi (San Felice Circeo), Vincenzo Carnevale (Fondi), Luana Colabello (Monte San Biagio), Luigi Coscione (Gaeta), Daniela Lauretti (Pontinia), Giovanna Miele (Latina), Stefania Saccoccio (Itri), Domenico Vulcano (Aprilia), Eleonora Zangrillo (Formia), Renato Bianchi (Sabaudia).

Fratelli d’Italia ha messo in campo Mauro Carturan (Cisterna, sindaco), Federica Agostini (Cisterna), Pasquale Cardillo Cupo (Formia), Maurizio Casabona (Terracina), Francesca Giordani (Cisterna), Vincenzo La Pegna (Aprilia), Elena Palazzo (Sabaudia), Germana Silvi, Angelo Tomei (Rocca Massima, sindaco), Luigi Torelli (Sermoneta).

Con la Lega scendono in lizza Massimiliano Carnevale (Latina), Fabiola Ferraiuolo (Cisterna), Antonio Di Rocco (Formia), Simonetta Iacovacci, Angelo Sorcecchi (Cori), Fulvia Pisa (Terracina), Domenico Villani (Terracina), Francesca Renzi (Aprilia).

Mentre per il Partito democratico la corsa vede schierati Vincenzo Giovannini (Aprilia), Maria Civita Paparello (Fondi), Ennio Afilani (Cori), Nicoletta Zuliani (Latina), Giancarlo Cardillo (Castelforte), Sabrina Lampazzi (Maenza) e Maria Innamorato (Cisterna).

L’obiettivo per tutti è arrivare ad ottenere più consiglieri possibile, in base, ovviamente al sistema del voto ponderato.

In queste settimane a farla da padrone è stata la strategia.

Quella che fa leva sui franchi tiratori che potrebbero, grazie al meccanismo del voto segreto, lasciare qualcuno con l’amaro in bocca.

Al suo esordio in questa competizione, da cui i cittadini sono esclusi, la Lega di Salvini che mira ad incassare due consiglieri.

Cerca la riconferma Forza Italia che ad oggi è certa di piazzare due alfieri, a fronte dei tre uscenti.

Il toto nomi dà per sicuri Miele e Carnevale ma c’è l’incognita Coscione.

Per le civiche pontine il gruppo di Coletta potrebbe dover fare i conti con una non più granitica maggioranza.

E il Pd è alle prese con le defaillance di chi potrebbe “per protesta” decidere di non recarsi alle urne.

Perchè anche un voto in meno nel perverso sistema elettorale che caratterizza le Province nel post Delrio fa la differenza.

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Author: Alessia Tomasini

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