Dal Circeo l’attenzione alle persone in difficoltà con il bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale”

di Simone Tosatti – Si ha tempo fino al 15 ottobre per partecipare al bando Coltiviamo Agricoltura Sociale promosso da Confagricoltura e Onlus Senior – Età della Saggezza ed in collaborazione con Intesa San Paolo, Università di Roma Tor Vergata e Rete Fattorie Sociali del Presidente Marco Berando Di Stefano.

“Un’occasione da sfruttare per tutte le realtà imprenditoriali o del Terzo Settore che hanno in cantiere un progetto di agricoltura sociale per incentivare e innovare il welfare di comunità nel proprio territorio”- ci presenta così l’iniziativa il Presidente Marco Berando Di Stefano.

Il Premio Coltiviamo Agricoltura Sociale giunto alla seconda edizione, è finalizzato a sostenere progetti innovativi legati al mondo dell’agricoltura e che incentivano l’inclusione sociale interpretando i bisogni del territorio ed offrendo soluzioni per le esigenze delle famiglie e dei soggetti in difficoltà. L’integrazione dei diversi attori dell’agricoltura sociale (aziende, Terzo Settore e istituzioni) è un’altro degli aspetti che contraddistinguono un progetto efficace ed efficiente in questo ambito. Il bando prevede premi dell’importo di 40.000 euro e borse di studio per la frequenza di Master in Agricoltura Sociale all’Università di Roma Tor Vergata.

“Il bando è scritto pensando alle reali necessità delle fattorie sociali – continua Marco Berardo Di Stefano che ha contribuito alla stesura del bando –. È un’ottima opportunità per il settore a cui mi dedico da sempre. Quest’anno uno dei premi è riservato a progetti ricadenti sul territorio colpito dal sisma nel Centro-Italia”.

Di Stefano, Presidente di Rete Fattorie Sociali e della Fattoria Solidale del Circeo di Mazzocchio nel comune di Pontinia, entra nel dettaglio dell’attività svolta dalla cooperativa in provincia di Latina: “La Fattoria Solidale del Circeo è impegnata nell’inserimento nel mondo del lavoro di persone disabili e svantaggiate, andando ad agire sulla qualità della loro vita. È riconosciuta a livello regionale e nazionale ed ogni anno introduce al lavoro persone con disabilità psichica e cognitiva. La soddisfazione maggiore è vedere come queste riescano ad ottenere eccellenti risultati attraverso la pratica agricola maturando un grande senso di responsabilità e la consapevolezza di diventare indispensabili per qualcosa di utile e reale. Corrispondendo un reddito ai nostri lavoratori speciali, gli permettiamo di avere un’autonomia economica che rappresenta il presupposto per l’inserimento sociale. In un settore in cui è fondamentale il rispetto dei tempi naturali, i tempi più lenti dei disabili rientrano nella normalità e non vengono più percepiti come un handicap. Dopotutto l’importante è non avere fretta. La commercializzazione dei prodotti serve a sostenere il progetto, che si fonda sul concetto di solidarietà e non di assistenzialismo”.

* Simone Tosatti è corsista del Workshop in Giornalismo Digitale organizzato da Net in Progress e LatinaQuotidiano.it

originale su LatinaQuotidiano.it©
Author: Redazione LatinaQuotidiano.it

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