Caso Zannone, il Comune deciso a fare anche causa al Parco

Su Zannone non è ancora finita. E neppure con il Parco Nazionale del Circeo. Emersi i dettagli della delibera votata all’unanimità dal consiglio comunale di Ponza, per uscire dal Parco appunto e togliere allo stesso la gestione della vicina isola, si scopre infatti che l’assise civica ha dato mandato alla giunta anche per chiedere un risarcimento danni.

Nell’atto consiliare sono state ripercorse tutte le tappe principali relative all’utilizzo di Zannone, dai Borboni ad oggi.

Ricordato dunque che l’isola venne data appunto dai Borboni, il 1 maggio 1816, in enfiteusi perpetua alla comunità ponzese, con il diritto per i cittadini di esercitarvi gli usi civici. A tentare di appropriarsi del bene, dopo l’unità d’Italia, fu la monarchia. Il Comune di Ponza, però, fece causa e il 30 gennaio 1904 il Ministero delle finanze riconobbe i diritti vantati dai ponzesi e restituì loro la vicina isola, che fino al 1970 venne affittata dall’ente locale per la caccia. Nel marzo 1978 il consiglio comunale diede poi parere favorevole ad affittare Zannone al Ministero dell’agricoltura e al Cnr, per poi inglobarla, come avvenne l’anno successivo, nel Parco Nazionale del Circeo, fissando un canone d’affitto e stabilendo che la villa comunale, nota ai più come villa del marchese Casati Stampa, che l’aveva presa in locazione, dovesse essere tenuta in buono stato.

Nel 1980 venne fissato un canone d’affitto da 28 milioni di lire l’anno. I pagamenti sono però sempre arrivati a singhiozzo e il degrado è avanzato in fretta. Tanto che nel 1997 l’allora sindaco Antonio Balzano vietò l’accesso a Zannone e ordinò il rilascio degli immobili. Un tira e molla che non ha mai prodotto risultati. Inascoltate anche le diverse richieste d’intervento.

Una situazione peggiorata dal 2 dicembre 2014, quando il Corpo forestale dello Stato ha interrotto la vigilanza sull’isola. E si arriva così all’oggi, alle denunce alla Procura per danni ambientali fatte l’anno scorso dal sindaco Piero Vigorelli e alla decisione del consiglio di annullare la delibera del 1978 con cui Zannone veniva data in affitto al Ministero, dando mandato alla giunta di compiere tutti gli atti necessari per uscire dal Parco.

Il Consiglio ha inoltre dato mandato alla giunta di fare causa al Parco e a quanti altri possano essersi resi responsabili dei danni al patrimonio immobiliare di Zannone, all’immagine dell’isola e all’erario. L’assise civica ha inoltre dato l’ok alla giunta per presentare in Regione rilievi al piano del Parco, sottoposto a valutazione d’impatto ambientale e fortemente criticato nella delibera appena approvata.

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Author: clemente pistilli

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