La conferma, puntuale, è arrivata venerdì mattina quando il sociologo e ricercatore dell’Eurispes di Sabaudia ha ricevuto una telefonata dal contenuto e dai toni intimidatori . Omizzolo nel suo primo giorno di vacanza in una località fuori regione ha risposto di buon mattino, alle 8, “quasi per sbaglio”, ad una telefonata. Della sua esistenza l’ha rivelata lo stesso Omizzolo con un post sul suo profilo facebook. Da un numero telefonico sconosciuto un uomo, facendo ricorso ad un dialetto napoletano piuttosto marcato e “a tratti incomprensibile”, ha chiesto ad Omizzolo con modi decisamente spiccioli di interrompere la sua attività contro ogni forma di illegalità, in primis quella legata alle varie di caporalato.
Insignito dal Presidente Sergio Mattarella dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per la sua coraggiosa opera in difesa della legalità attraverso il contrasto al fenomeno del caporalato, Omizzolo ha ricevuto la solidarietà del sindaco di Latina Damiano Coletta. “Nessuno si deve sentire solo, nei propri ambiti, nella lotta contro la criminalità e le mafie. Forza Marco, siamo tutti con te!” – ha scritto il sindaco del capuologo cui si è affiancato il gruppo consiliare di Lbc .
Quello di venerdì non è stato il primo atto intimidatorio subito da Omizzolo . Nella notte tra il 30 e 31 agosto 2016 ignoti avevano squarciato, utilizzando un grosso giravite appuntito, due delle quattro ruote della sua Ford Fiesta parcheggiata nei pressi della sua abitazione, nel centro di Sabaudia, dove aveva trascorso un breve periodo di vacanza presso i suoi familiari.
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originale su Temporeale ©
Author: Saverio Forte