Buddismo a San Felice Circeo. Una realtà!

soka gakkaiSan Felice Circeo 19/12/2015

E’ una realtà, da oramai diversi anni, la comunità buddista di San Felice Circeo, comunità che conta numerosi membri costantemente in crescita.

Tenterò con questo breve articolo, di dare una infarinatura sull’argomento buddismo. Tanto per fare chiarezza, esistono molte scuole di pensiero buddista, quella che andremo ad analizzare con questo articolo riguarda il buddismo del monaco Giapponese Nichiren Daishonin, oggi divulgato dalla Associazione Soka Gakkai International  http://sgi-italia.org/ per chi volesse approfondire l’argomento.

Nichiren Daishonin, nasce a Kominato il sedicesimo giorno del secondo mese del 1222,  in  un piccolo villaggio di pescatori, nell’antica provincia di Awa, egli fu colpito particolarmente dalla sconcertante molteplicità delle scuole buddiste e dalle contraddizioni dottrinali presenti all’interno del canone buddista. Era persuaso che uno solo dei sutra, tra i molti che esistevano, dovesse rappresentare la verità definitiva e iniziò a chiedersi dove poteva trovare quella verità e all’età di sedici anni, decise di farsi prete e assunse il nome religioso di Zeshobo Rencho.

I suoi studi e le sue ricerche portarono alla divulgazione del “Sutra del Loto”  ed alla coniazione del mantra mistico “NAM MYOHO RENGE KYO” parola che racchiude in se la vita e l’universo intero, concetti importantissimi per lo sviluppo ed il risveglio spirituale per il raggiungimento dello stato più alto di coscienza la “BUDDITA'”. Tutte queste parole potranno sembrare strane per le persone che si affacciano per la prima volta al buddismo, ma sono parole antiche quasi come il mondo e che, una volta comprese pienamente, riveleranno la bellezza che esse rappresentano.

Il fiore del Loto, nasce dal fango ma nonostante ciò sboccia bellissimo scrollandosi di dosso qualsiasi impurità, generando nello stesso tempo il seme per la rinascita simboleggiando la contemporaneità ovvero il principio di causa ed effetto. Oggi più che mai si sente il bisogno di scrollarsi di dosso le impurità e i dispiaceri che ci attanagliano.. nonchè l’infelicità che ci avvelena la vita.fiore di loto

Nel buddismo della Soka Gakkai, non vi sono sacerdoti o monaci, ognuno è maestro per se stesso e per gli altri senza nessuna “gerarchia” si cresce insieme, nel bene o nel male che per il buddismo sono due facce della stessa medaglia.

La semplicità e il senso di pace che si possono ritrovare nei vari gruppi presenti sul territorio di San Felice Circeo, sono meta sicura per chi ne è disperatamente alla ricerca. Nessuno vi chiederà nulla e men che meno denaro, che per il buddismo non ha alcun valore o significato se non quello di creare attaccamento alle cose terrene.

La differenza, fondamentale, nel buddismo della Soka Gakkai è che non si cerca la felicità o il raggiungimento della stessa in un ciclo infinito di rinascite, ma si diventa consapevoli di poter ottenere la felicità ora, in questa vita. Non si adorano statue o oggetti strani, ma ci si rivolge al Gohonzon (pergamena oggetto di culto) che non è altro che la rappresentazione di se stessi, come uno specchio che riflette l’immagine, mentre il Gohonzon e lo specchio della propria coscienza finalizzato alla ricerca della buddità dato che TUTTI siamo Budda anche le persone più malvagie.

Se avete un problema che vi affligge, se vi sentite tristi, se volete alzare il vostro stato vitale… provate a pronunciare le parole “NAM MYOHO RENGE KYO” in italiano si pronuncia “nam mioo renghe chio”.. e vedrete che tutto apparirà sotto un’altra luce.. IL MIRACOLO SEI TU!

 

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